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Pundran an Corsa – Ponderano (BI) 02/07/2016

5 luglio 2016 - Racconti di Corsa 2016
Pundran an Corsa – Ponderano (BI) 02/07/2016
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Foto tratta da www.biellaedintorni.it

Foto tratta da www.biellaedintorni.it

Credo me la ricorderò nel tempo questa gara, per me così tanto assurda e pazza… Iniziamo dal principio:

Parto con la mia compagna in tutta tranquillità, inizio gara ore 20:00, le previsioni meteo non danno pioggia ma solo tempo variabile. La gara è indicata sui 7 Km ma cercando informazioni sulle precedenti edizioni (è la prima volta che la faccio) vedo che uno dei vincitori, il bravissimo Simone Borri, l’ha terminata in 20′ circa. Per quanto sappia che Simone è velocissimo la vedo più una gara da 6,5 Km che da 7. Partento da questo presupposto mi immagino una gara veloce anche se so che ci sarà sterrato e delle inevitabili leggere variazioni di pendenza. Scelgo quindi le mie fide scarpe New Balance, scarpe A2, orientate alla prestazione pura.

Questo è il prologo, ne avessi azzeccata una…

Appena partiti da casa si scatena un diluvio universale, una bomba d’acqua di proporzioni tali che ci costringe ad interrompere il viaggio in attesa che passi. Poco male, abbiamo tempo. Improvvisamente smette di piovere e ci rimettiamo in moto anche se poi, stile nuvola di Fantozzi, riprenderà a diluviare e ci prenderemo pioggia fino a Ponderano. Poco male, amo correre con la pioggia… e invece no ! tempo di cambiarsi ed ecco un bel sole rovente pomposamente accompagnato da afa risaiola fuori sede. Devo ancora iscrivermi, andare in bagno, bere e fare riscaldamento e sono le 19:28 non c’è molto tempo ma va ancora bene. “Due minuti alla partenza !” tuona una voce dal megafono, ma come ?? non si partiva alle 20:00 ?. Un addetto al percorso incrocia il mio sguardo e capisce il mio dramma: “No, partenza alle 19:30” mi dice allargando le braccia… Risultato: iscrizione lampo (per ultimo, come a Graglia una settimana prima), vescica piena, muscoli freddi, gola secca e si parte !!!

Non mi era mai successo di partire per una gara senza riscaldamento, è tutto strano, non sono neanche in clima gara. Fatto sta che inizio a recuperare posizioni, il tracciato è tortuosissimo tra le viuzze del paese e non capisco assolutamente dove sono. La strada è in leggera salita fino alla tangenziale di Biella e lì finalmente ho una visuale leggeremente più ampia e riesco a vedere i corridori davanti a me, sono una decina circa. Per un attimo, prima che scompaia nell’ennesima viuzza, riconosco la giovanissima e velocissima Majdouline Saoud,  azzardo sicura stellina del futuro del mezzofondo. Immagino di essere intorno al 30°-40° posto ma saprò poi di avere completamente cannato posizione. La strada inizia a scendere e all’altezza del nuovo ospedale di Biella inizia la parte sterrata. Inizio a sentire un po’ la fatica ma mi consolo con il fatto che lo sterrato sembra essere molto compatto e sopratutto asciutto e quindi dovrei soffrirlo meno. E invece no ! ( di nuovo), tempo qualche metro e si entra in una specie di vivaio con pantano e strada dissestata. Continuo a recuperare ma inizio a guardare nervosamente il mio GPS per capire quanto manca, sono al Km 3,6 nella migliore delle mie ipotesi mancano meno di 2 Km. Devo tenere “botta”. Mi accorgo che ovviamente anche la scelta delle scarpe è totalmente errata. Km 4,5, non recupero più. Fiato corto, cerco nervosamente il campanile per cercare di capire in linea d’aria quanto manca alla fine ma non lo vedo. Km 5,5, ancora nulla… sono sempre nel mezzo del faticosissimo sterrato, non vedo neanche Ponderano. Km 6 vedo qualche cascina nelle vicinanze e nel frattempo perdo un paio di posizioni, sto decisamente rallentando, chiedo ad un concorrente che mi supera quanto manca ma non mi risponde, sta vomitando l’anima pure lui. Nella mia testa mi balena l’idea che il volantino che recitava 7 Km per una volta sia giusto. E invece no ! (e tre…), perchè quando raggiungo il settimo km invece di leggere “Arrivo”, pulendo la strada con la lingua leggo “ultimo Km”. E’ come l’incudine che ti cade in testa, avete presente i “1.000 tons” dei cartoni animati ? ecco… Ah ! ho tralasciato il fatto che ho sempre la vescica piena e la lingua felpata, ovviamente… Sollevo leggeremente il capo e vedo davanti a me circa 10 metri di salitella tempo un secondo e sono fermo… cammino.. finita benzina. Provo a riprendere ma crollo a circa 200 metri dall’arrivo. Faccio ancora una sforzo, mentre mi passano otto concorrenti, e arrivo al traguardo corricchiando e tirando giù tutti i Santi. Si avvicina Silvia, la mia compagna, e mi dice “bravissimo” ! la guardo, immaginando nella sua frase la classica pietà nel vedere il suo uomo rantolare nelle ultime posizioni, e invece no ! ( a ridaje),  “Sei arrivato 25° !” aggiunge. La osservo con uno sguardo a metà tra l’inebetito e il “che cavolo stai dicendo Willis ?!” ma poi do un’occhiata al mio gps: 7,82 Km in 36’27” con media di 4’39″/Km su percorso molle e leggermente ondulato. Beh… non è poi proprio male… Appena il sangue riprende a circolarmi anche nel cervello faccio un paio di conti e scopro che a 800 metri dalla fine ero 17° e a Biella ero a ridosso se non dentro la Top Ten. Sono contento ma adesso scusatemi tutti, vado a fare pipì.

Ah ! la gara alla fine è stata una cosa di famiglia, nel senso che ha vinto Matteo Chiorboli seguito dal padre Gianni. Terzo Marco D’Eusebio. Tra le ragazza vittoria di Majdouline Saoud seguita da Barbara Merlo e Rosetta La Delfa

 

Foto tratta da www.biellaedintorni.it

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Foto tratta da Biella Cronaca

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Foto tratta da www.biellaedintorni.it

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