Menu

Notturna del Belvedere – Cavaglià (BI) 05/07/16

7 luglio 2016 - Racconti di Corsa 2016
Notturna del Belvedere – Cavaglià (BI) 05/07/16
503 Error

Sorry, that didn’t work.
Please try again or come back later.

503 Error. Service Unavailable.

Foto tratta da www.biellacronaca.it

Foto tratta da www.biellacronaca.it

Settimana impegativa dal punto di vista delle gare, il calendario fitto aggiunto ad una settimana di orari di lavoro “decenti” mi regala solo l’imbarazzo della scelta.

Cavaglià il 5, Alice Castello il 6, BorgoVercelli il 7  e per venerdì 8 l’abbuffata con Romagnano,Candelo e Quarti di Pontestura. Difficile scegliere ma tra tutte le gare quelle che più mi interessano sono Cavaglià con un bel percorso di leggeri saliscendi (così recitava il volantino, leggeri col “cavolo” aggiungo io a posteriori) e Quarti che avendola già fatta tanti anni fa, conosco bene. Poi mi viene in mente l’idea folle: Sabato 9 è in programma la durissima gara in salita Armeno-Mottarone, potrei farla per allenarmi per la Biella-Oropa. Chiaro che solo un folle può pensare di fare, senza allenamento specifico, una gara più difficile per allenare una più facile ma io ho i geni della follia e quindi rivoluziono il mio calendario: Cavaglià, Alice Castello, due giorni di riposo e poi si va al Mottarone !.

Detto fatto martedì 5 sono a Cavaglia ad affrontare quello che il volantino continua a descrivere come “dolci” salite. Intanto durante il riscaldamento scopro una specie di Stonehenge a pochi metri dalla partenza e vado subito a curiosare. Purtroppo il pannello dell informazioni è totalmente “bruciato” dal sole e si legge solo a tratti e con grande difficoltà. Pare che nella zona siano stati trovati una moltitudine di Menhir e che dopo anni di abbandono siano stati ripuliti e catalogati. Con parte di essi e stato creato un cerchio di pietre davvero suggestivo.

I_Menhir_di_Cavaglià

Altro “colpo al cuore” è l’intitolazione della piazza ove sorge il “cerchio di pietre” a Pier Giorgio Perotto. Per chi non è un informatico potrà non dire nulla questo nome ma quest’uomo è stato il creatore del primo personal computer della storia: l’Olivetti Programma 101 ribatezzata da molti “Perottina” proprio in onore dell’inventore. Si tratta di un computer utilizzato anche dalla Nasa per i viaggi della missione Apollo. Allora la Silicon Valley era ad Ivrea altro che IBM ed Apple… Comunque non sapevo che Perotto era originario di Cavaglià e questo non può che farmi piacere.

Tornando alla gara ci tengo a rimarcare che la gara è dedicata a Marco e Marica, due giovani colleghi runner venuti a mancare nei giorni precedenti alla gara. Non li conoscevo personalmente ma Marco l’avevo visto più volte nelle corse. In fondo noi runners siamo davvero una grande famiglia. Il ricordo dei due giovani prima della partenza è molto toccante e non posso fare altro che farmi vincere dall’emozione.

La partenza è triste e non potrebbe essere diversamente,poi si inizia a pensare alla gara anche se il ricordo di Marco e Marica mi accompagnerà per tutta la gara.

Terminati i primi 200 metri la strada inizia subito a salire molto decisa e poco dopo diventa pure sterrata. La pendenza non è costante ma è sempre importante e a parte un piccolo tratto di 100 metri non è possibile recuperare. Ho in mente anche la Armeno – Mottarone e approfitto della salita per fare un test sulla mia condizione, tengo un passo lento ma costante, mi interessa solo capire se posso arrivare in cima senza faticare troppo. Mi sorpassano un po’ di persone che vanno a formare un bel gruppone davanti a me, tuttavia non “scappano” via e rimango sempre a breve distanza da loro. Dopo 1.800 metri si torna sull’asfalto, da qui si sale ancora ma con pendenze minori e qualche breve tratto in cui ci si può rilassare. Passo a sorpresa a fianco della “ca d’la pulenta” un fantastico ristorante sopra a Roppolo dove ho passato con la mia compagna un bellissimo capodanno. Dal km 2,70 però si torna a fare sul serio, la strada torna ad impennarsi per altri 1.000 metri che saranno i più duri della gara. Il gruppone davanti a me nel frattempo si è diviso in tre tronconi, il primo l’ho gia raggiunto e superato, il secondo è a pochi metri da me mentre il primo sembra riuscire ad allungare. In cima alla salita arrivo ancora fresco e questo è un ottimo segnale, ho raggiunto l’altro troncone e chiedo a loro conferma della fine della salita. Ricevuto risposta affermativa, cambio passo e mi butto a capofitto nella discesa per raggiungere l’ultimo gruppettino (chiaramente non si tratta della testa della corsa , davanti ad esso ci saranno una quindicina di altri atleti). Accelero a più non posso ma sotto la spinta delle due ragazze che lottano per la vittora, Pieri e Ferrara, il gruppettino si disintegra. Durante la discesa raggiungo e supero alcuni corridori e verso la fine vedo la Ferrara a portata di tiro. Purtroppo è troppo tardi e non riesco a raggiungerla.

Tra gli uomini è giunto primo Silvio Gambetta in 24’27”, davanti a Policarpo Crisci e Alexander Coen; tra le donne invece, Cristina Pieri in 30’33” davanti a Loredana Ferrara e a Milena Foglio Stobbia.

Io chiudo in 31’23”, 6,41Km alla media di 4′ 53″ al km, la posizione non la conosco ma dovrebbe essere una top-20. Bene così.

facebook

 

Condividi !

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *