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Foto tratta da www.biellacronaca.it
Il giro podistico di Alice è una gara storica, ben 33 edizioni compresa quella di quest’anno. Negli ultimi due anni gli organizzatori hanno fatto una scelta coraggiosa ma vincente: passare da competitiva a non competitiva. La scelta ha consentito di convertire il denaro per i primi classificati in importanti premi ad estrazione. Il risultato ha permesso di avere un numero elevato di partecipanti senza perdere la “qualità”. Nel femminile è presente il top delle atlete di Vercelli\Biella, compresa una rientrante Menonna, mentre tra gli uomini tanti giovani emergenti affiancati a velocissimi runner più “maturi”.
Io arrivo ad Alice in ritardo, sembra una consuetudine ultimamente… ma ho tempo per fare riscaldamento. Appena inizio a sgambettare mi accorgo di avere le gambe ancora ingolfate dalla gara a Cavaglià del giorno prima. Non è la prima volta che faccio due gare consecutive e non ho mai avuto problemi di sorta, anzi normalmente nella seconda ottengo buoni risultati. Questa volta però non riesco a fare più di 200 metri senza fermarmi, le gambe sono di ghisa e l’unica è alternare corsetta a camminata. Nel frattempo il GPS stenta a prendere il segnale nascondendomi così l’ora sul display, non sapendo quindi quanto manca all’inizio della gara decido di rinunciare agli allunghi e mi reco alla partenza. Mi posiziono abbastanza avanti ma non troppo. L’ obiettivo è battere il mio personale del 2014, 28’57” ma non sono molto ottimista.
Il percorso è un po’ particolare, 7 Km (in realtà saranno 6,2) in gran parte sterrato ma non in perfetto piano. L’andata è in leggerissima salita (87 metri di dislivello) ed il ritorno ovviamente in legger discesa. Per i primi è piattume totale, per gli scarponi come me è invece un dato da tenere in considerazione.
Si parte !, questa volta supero pochissime persone, sarò intorno al 40° posto ma mi trovo insieme al gruppetto delle prime ragazze, Menonna esclusa (lei è già in fuga…). Questo mi fa capire che il livello quest’anno è elevatissimo. Le mie gambe sono sempre di ghisa ma nonostante tutto riesco a fare il primo Km in 4’26”. Dopo 300 metri inizia lo sterrato e decido di mollare un po’. Le ragazza se ne vanno e da dietro iniziano a sorpassarmi. Al km 2,3 per la prima volta mi passa in testa il pensiero di fermarmi tanto le gambe non vanno, il terzo km lo faccio addirittura in 4’53” ma per fortuna da lì inizia il ritorno e la leggera discesa, sarò intorno al 50° posto ma le gambe improvvisamente riprendono ad andare ed inizio a spingere forte. Qualcuno davanti a me è in grossa crisi ed inizio a rimontare: 4’28”, 4’13”, 4’12” sono i tempi dei miei successivi km. Alla fine taglio il traguardo intorno alla 35a posizione e va bene così, siamo in 200 e meglio non potevo fare.
La mia gara si conclude in 28’11” alla media di 4’30”. Record battuto di 46″.
Per il risultato della gara “scopiazzo” vergognosamente il commento di www.biellacronaca.it
Menonna ha terminato al primo posto tra le donne chiudendo i circa 6.3 chilometri del percorso in 25’56” precedendo di oltre un minuto l’atleta di casa Maria Antonietta di Napoli (Atl. Santhià, 27’02”) e la cossatese Barbara Merlo (Splendor Cossato, 27’04”). A seguire Lucia Cagliano dell’Olimpia runners e Clara Defilippi dell’Atletica Valsesia.Tra i maschi ha prevalso Andrea Brumana, classe 1988 dell’Atletica Valsesia, che ha condotto in solitaria praticamente per tutto il percorso chiudendo col tempo ufficioso di 22’15”. Al secondo posto ad un minuto esatto il senegalese Mamadou Yaya Souare, attualmente non tesserato, che ha vinto la volata con Paolo Veggi (Sesia Running) e Emanuele Ladetto (Alfieri Asti)
Foto tratta da www.newsbiella.it
