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Giro del lago di Bertignano – Viverone (BI) 26/07/2016

29 luglio 2016 - Racconti di Corsa 2016
Giro del lago di Bertignano – Viverone (BI) 26/07/2016
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Foto tratta da www.newsbiella.it

Foto tratta da www.newsbiella.it

 

Terza volta in pochi mesi a Viverone, location perfetta per gare podistiche. Viverone ha dalla sua panorami meravigliosi e un dedalo di vie e viuzze ogniuna con la sua pendenza e le sue caratteristiche. Succede così che tre gare nella stessa località diventano tre competizioni completamente diverse tra loro. Il memorial Zublena e il giro del Lago di Bertignano che nel 2014 erano abbastanza simili sono state entrambe rivoltate nel percorso e sono diventate due cose completamente diverse, così come lo è già il giro del lago di Viverone.

Quando nel 2014 affrontai questa gara mi ricordo una giornata piovosa ed un percorso in gran parte su asfalto, feci una bellissima gara. Reduce dalla mia prima Biella-Oropa affrontai la gara senza problemi di sorta e mi divertii tantissimo. Quest’anno, voglioso di riprovare le stesse sensazioni, ho deciso di presentarmi al via anche se i tempi tra il mio fine lavoro e la partenza erano veramente ristretti. Diverso è però il mio atteggiamento perchè quest’anno il giro del lago di Berignano è l’ultima gara prima della Biella-Oropa a cui in sei giorni si aggiungono il Memorial Siletti a Graglia e il Cantavenna trail. Tre gare dalle salite durissime e quindi vedo questa competizione più come un (bel) allenamento, una corsa senza voler strafare e (sopratutto) senza farsi male.

Arrivo a Viverone circa 25 minuti prima della partenza e mi dirigo verso il luogo della partenza del 2014; panico, non c’è nessuno. In un nanosecondo arrivano i dubbi: “hanno annullato la gara ?”, “hanno spostato la partenza, e dove ?”, alla fine decido di prendere la salita che porta al lago di Bertignano e per fortuna in una piazzetta vedo le solite facce sorridenti e le canotte variegate che contraddistinguono noi podisti. Posteggio la macchina e di corsa a fare l’iscrizione. C’è tantissima gente ed una coda lunghissima al punto che mi immagino che la partenza verrà rinviata di qualche minuto almeno. Dopo essermi iscritto mancano solo 10 minuti prima dello start e confidando in un rinvio inizio a fare riscaldamento. Per fortuna alle 20:00, ora di inzio prevista, stavo corricchiando in zona start perchè vedo tutti posizionarsi per la partenza. Insomma nenache un minuto di ritardo. Il mio riscaldamento è stato praticamente minimo  e senza neanche un minuto di riposo prima del via.

Con la partenza in un luogo diverso e la distanza dichiarata di 7 km stavolta capisco già alla via che il percorso sarà diverso rispetto al 2014 quindi cercherò di mantenere sempre un po’ di “riserva”. Si scatta con una macchina che, posteggiata male, provoca in immediato restringimento del plotone dei corridori. Io vengo spostato verso il centro ed inevitabilmente urto altri corridori, per fortuna non succede niente e un po di “scusa” aggiustano tutto. Primi metri in discesa, sono nella parte anteriore del gruppo ma scendo con prudenza e qualcuno mi sorpassa. Dopo 500 metri inizia però già la salita. La pendenza è tosta, la strada stretta e toruosa. Nel gruppo c’è un rimescolamento generale tra chi si impianta e chi recupera, io salgo sorprendentemente bene. Per la prima volta riesco a fare i passettini corti e veloci, senza saltellare sul posto come purtroppo faccio sempre quando la strada sale. Dopo 1,5 Km  la strada spiana un po’ e diventa sterrata, io mi aspetto di fare una svolta a destra e proseguire verso il lago invece stavolta si prosegue dritto. La strada si restringe sempre più diventando quasi un sentiero e la salita diventa a strappi. Qui com’era prevedibile fatico un po’ di più, resto in difesa e non posso fare a meno di riprendere a “saltellare” un po’ troppo.  Intorno al km 2 la salita finisce ed inizia una leggera discesa su questa strada/sentiero, io sono senza occhiali e, non vedendo bene dove metto i piedi, sono costretto a rallentare.  E’ un peccato perchè dopo 500 metri, arrivando al lago, mi accorgo di essere da solo. Chi era con me in cima alla salita ha preso una decina di secondi di vantaggio formando un bel gruppettino. Il giro intorno al lago è l’unico tratto in (quasi) pianura di tutto il percorso, la strada torna ad essere tale e lo stare in gruppo aiuta un bel po’. Per una attimo mi balza in testa l’idea di aspettare chi ho dietro ma poi proseguo per la mia strada. Faccio bene perchè sono davvero in forma e riesco subito a fare velocità e in soli 600 metri recupero il distacco e mi riagganco al gruppetto. Respiro per qualche metro e poi appena la strada riprende a salire, uscendo dal lago, li stacco e me ne vado. Dal gruppetto nel frattempo era già uscita una ragazza che lotta per le prime posizioni della classifica femminile, l’ideale sarebbe agganciarla nella discesa che porta al traguardo. L’idea purtroppo rimane tale perchè il percorso fa una ennesima deviazione non prevista. Il tracciato si infila tra i filari di una vigna, poi fa la diagonale di una collina, sale e scende a strappi il tutto su un sentiero estremamente dissestato. Sembra molto di più un trail questa parte di gara e le mie scarpe A2 soffrono tantissimo, non potevo scegliere il modello peggiore per questo tipo di gara. Stesso problema di prima, non vedo e devo rallentare. Mi supera una ragazza ma per fortuna, utilizzando lei come riferimento, mi faccio guidare fino al ritorno sulla strada asfaltata. A questo punto non mi rimane altro che accelerare in discesa fino, stavolta è vero, al traguardo. Risupero la ragazza  con le ginocchia che mi danno fastidio per gli impatti con il terreno (viaggio a 3’05” al km), e taglio il traguardo in ottima condizione.

Alla fine i km erano meno del previsto, solo 5,7 ma il tracciato era veramente tosto e molto vario. Ci impego 29’16” a 5’04” al Km. Non ho assolutamente idea della mia posizione, ma sono davvero molto soddisfatto.

News Biella (www.newsbiella.it) commenta la gara così:

Buono il numero di partecipanti: 220 runner partiti come da programma dalla zona alta di Viverone alle 20, percorrendo  il centro paese per un breve tratto in discesa sino ad iniziare una salita di circa 2 chilometri. Tra filari di kiwi e vigne si costeggiava il lago di Bertignano, per poi ridiscendere sul paese e tornare all’arrivo dopo 5,8 chilometri. Primi al traguardo per la maschile, Valentino Osiliero e Marco Deusebio seguiti da Silvio Gambetta mentre per la femminile sigillo di Valentina Roberto  seguita da Federica Poma e Antonietta di Napoli.

 

Per quello che mi riguarda sono davvero soddisfatto della mia prestazione in salita confermando le sensazioni già avute a Mongrando ma anche durante i primi Km del Mottarone, ho retto bene anche sui tratti fuori strada anche se sono molto lontano da una situazione accettabile. Rimane il mio punto debole su cui dovrò lavorare molto durante l’inverno. Adesso si va a fare la Biella-Oropa una gara che per la prima volta non mi metterebbe paura se non fosse per i dubbi che ho sulla situazione muscolare. I crampi avuti nella parte finale dell’Armeno-Mottarone dimostrano ancora che soffro muscolaremente le salite lunghe e quest’anno non ho fatto altri test sulla distanza. Ci avevo provato la settimana scorsa ma dopo pochi chilometri una crisi di fame mi ha costretto a fermarmi.

Adesso prepariamoci ad affrontare la settimana delle salite (in mezzo c’è anche una gara competitiva veloce a Santhià) e poi inizieremo a pensare a Settembre e alle gare veloci.

Foto tratta da www.newsbiella.it

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