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5 Castelli Avis – Magnonevolo, 21/04/17

29 aprile 2017 - Racconti di Corsa 2017
5 Castelli Avis – Magnonevolo, 21/04/17
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Per la seconda gara stagionale si va a Magnonevolo località ai piedi della Serra. E’ il trofeo 5 Castelli Avis, gara itinerante che viene organizzata a rotazione in 5 comuni diversi.
La gara è sui 7,5 Km circa e questo mi destabilizza un po’. E’ una distanza “strana”, sempre veloce ma con un’occhio alla resistenza. Personalmente non ho nè allenamenti nè riferimenti su questo chilometraggio quindi l’idea è di fare un progressivo anche perchè non conosco minimamente il percorso.
Il volantino dice che la gara sarà metà su asfalto e metà sterrato io comunque mi affido alle mie New Balance A2 cercando di fare velocità nei tratti in asfalto.
Alla partenza, come facevo tanti anni fa, mi posiziono abbastanza indietro. In effetti a guardarsi in giro si vede solo gente fortissima: Velatta,Pisani,Lometti,Borri tra gli uomini e la giovanissima Lucreazia Mancino tra le donne.
L’organizzazione provvede a dare dei dettagli sul percorso poco prima del via ma il vociare dei runners che non si cheta neanche dopo i molti appelli non mi permette di sentire nulla.
Si parte, i primi 500 metri sono in asfalto ma subito dopo si lascia la strada e si affrontano tratti di sentiero, erba e sterrato nella zona del torrente Elvo. Questo è l’unico tratto leggermente mosso del percorso.
Faccio un po’ fatica con le scarpe leggere ma cerco di fare il “progressivo” che ho in mente. Dopo circa 1 Km mi trovo alle spalle di un terzetto della “la Vetta Running”. Li sento commentare che il primo Km è stato fatto da loro in 4’45” e a me va bene così. Considarando i secondi persi alla partenza vuol dire che il passo è sui 4’40” che poi è il mio obiettivo della gara.
il secondo km ci riporta verso il paese ed è tutto su sentieri, fisiologico alzare un po’ il ritmo e infatti vado sul 4’48” ma appena mi ritrovo sull’asfalto cerco di aumentare il passo.
Lascio i tre ragazzi e spingo un po’, supero un paio di gruppettini e arrivo nella zona della partenza intorno al terzo km. Qui mi viene il dubbio che magari la gara sia sui due giri e quindi più corta del previsto. Decido di aumentare un poco il passo anche perchè sono da solo e voglio raggiungere il gruppo che ho davanti e che non è proprio a portata di mano.
Il percorso in realtà nel secondo giro è diverso e quindi mi devo ricalibrare nuovamente sul pensiero dei 7.500 metri. Raggiungo a fatica il gruppettino poco prima di lasciare l’asfalto, ed al km 3,3 ci immettiamo in altri sentieri tra i verdissimi campi. Qui è il momento più duro della mia gara, sto patendo i 500 metri di sforzo per riagganciarmi al gruppettino e adesso fatico a stare agganciato a loro.
Di asfalto intanto non se ne parla, ad ogni sasso rimpiango le mie scarpe A3 anche se devo ammettere che le condizioni dei sentieri sono molto buone, eccezionali vorrei dire.
Nel frattempo raggiungiamo un gregge di pecore con degli agnellini e delle piccole che caprette che cercano di avvicinarsi alla corsa per giocare un po’. Il cane pastore fatica non poco a trattenerli. E’ un momento bellissimo, una contatto con la natura stupendo.
Io sto recuperando un po’ e riesco a stare in scia al gruppetto che nel frattempo inizia a perdere i “pezzi”, senza più fatica. Il ritmo sale fino a 4’52” ma è dovuto più al percorso che a reali cedimenti.
Finalmente al Km 6,5 si esce sull’asfalto. Dovrebbe mancare solo un Km all’arrivo ed io sto molto bene. Nel gruppetto siamo rimasti in tre ma decido di andarmene. Il cambio di passo è repentino scendo dal 4’40” a 4’16” stacco i miei due compagni corsa e vado a raggiungere e superare altri partecipanti.
Il problema è che non si vede l’arrivo…
Io sono un po’ in apnea e due dei corridori che avevo appena superato fanno il controsorpasso e se ne vanno. In realtà non mi sembra di aver rallentato e in effetti sto viaggiando a 4’13”, sono loro che avevano ancora un po’ di riserva.
Finalmente, poco dopo l’ottavo chilometro, si taglia il traguardo. Ero veramente al limite, gli ultimi metri li ho fatti in 3’49” (!!!).
Arrivo al 49° posto su 180 partecipanti che non è male considerando la qualità del gruppo. Molto buono il tempo:8,06 Km in 37’05” alla media di 4’36” con percorso in gran parte su sentiero.
La gara è stata vinta da quel “marziano” di Velatta davanti a Pisani mentre tra le donne successo in famiglia di Lucrezia Mancino davanti alla sorella Giorgia (giovani e forti !).
Organizzazione, come al solito nelle gare biellesi, molto buona e percorso davvero interessante.

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