Menu

Maratona del Riso, 10Km Santhià (VC) 01/05/2017

10 maggio 2017 - Racconti di Corsa 2017
Maratona del Riso, 10Km Santhià (VC) 01/05/2017
503 Error

Sorry, that didn’t work.
Please try again or come back later.

503 Error. Service Unavailable.

E si arriva al primo appuntamento importate della stagione: la 10 Km inserita nel contesto delle gare della Maratona del Riso ( o del riso… la maratona che dir si voglia) di Santhià.
Si tratta di un 10.000 certificato FIDAL ed in effetti di gare di questo tipo nella mia zona non è ho viste molte.
Il percorso è lo stesso dell’anno scorso, pianeggiante e asfaltato, velocissimo. Nel 2016 feci una gara oltre le mie aspettative e nonostante il forte vento contrario negli ultimi 3 km, conclusi abbattendo il muro dei 4’40″/km. Per me “tanta roba”.
Quest’anno è diverso, la gara non l’ho preparata minimamente in quanto mi sono concentrato maggiormente sui lunghi collinari in vista di una mia possibile partecipazione alla “Due Santuari” di Giugno. Tuttavia sono molto fiducioso perchè la condizione di forma è buona. Non mi preoccupa neanche l’unico test che ho fatto sulla distanza circa un mese fa: 4’46” al km un po’ ventoso.
La sera prima guardo le previsioni del tempo che danno pioggia moderata proprio durante la gara e come sapete non posso che essere felice dato la mia propensione per le gare bagnate. Ma… c’è un “ma”
Avete presente nel film “Il ragazzo di campagna” quando Renato Pozzetto chiede al Cielo di far piovere sui campi aridi e poco dopo si trova a supplicare “basta, basta !” quando si trova immerso nell’acqua fino alla cintola ? ecco, oggi è così.
Altro che pioggia moderata… diluvio, vento e freddo siberiano.
Mi preparo a casa, dato la vicinanza della competizione, ma quando sono a Santhià e devo togliere la tuta, gelo completamente nonostante la maglietta termica sotto la canotta.
Inizio il riscaldamento ma fa troppo freddo, decido di aggiungere una maglietta invernale che avevo per caso in borsa e fintanto che tengo la mantellina anti pioggia riesco a stare al caldo.
Nel frattempo mi scoppiano improvvisamente i problemi intestinali. Vado verso i bagni pubblici ma sono chiusi mentre non mi azzardo ad andare in quelli degli spogliatoi per evitare di dover fare code e di bloccare i “bisogni” più veloci degli altri partecipanti.
Cerco conforto tra la “natura” ma sono in città e anche appena fuori non vi sono luoghi adatti.
Nel frattempo si è fatto tardi e devo recarmi alla partenza, cercherò di resistere…
Tolgo la mantellina e faccio l’ultimo riscaldamento correndo dalla macchina al via. La maglietta inizia ad inzupparsi d’acqua e fa sempre più freddo. Attendo la partenza sotto i portici e mi reco al via solo pochi istanti prima dello start.
E’ già una gara strana, non riesco a viverla, non riesco neanche a capire chi siano i top runner presenti. Mi sfugge addirittura la presenza di Valeria Roffino, due volte campionessa italiana nei 3.000 siepi (2014 e 2015) nonchè bronzo a squadre in occasione della Coppa Europa 10.000 m del 2015.
Certo che sapere che lo “scafazzone” sottoscritto corre nella stessa gara di una campionessa di tale calibro è veramente impressionante.
E’ un po’ come se in una gara di karting mi dovessi scontrare con Giovinazzi…
Comunque si parte !
Primi metri e già sto male, l’intestino non si placa e il freddo non aiuta. Cerco di tenere un passo decente e recupero qualche posizione. Appena fuori dall’abitato vedo l’indicazione del primo KM, butto l’occhio al cronometro che mi dice 4’45”. Non sarebbe neanche male se non fosse che sono già in apnea e mi sembra di dover scoppiare da un secondo all’altro. Pochi metri dopo vedo un partecipante che si toglie il pettorale e torna indietro, la voglia di fare altrettanto è davvero tanta. Vedo materializzarsi gli spettri del disastro della Biella-Oropa dell’anno scorso.
Cerco di resistere aiutato dal fatto che alle mie spalle il vento spinge a favore.
Passano alcuni km, il mio GPS è completamente partito e funziona solo il cronometro. Per fortuna ci sono i pannelli chilometrici.
Sto un pelino meglio e inzio a ragionare sulla tattica di gara. Supero tanta gente ma è difficile capire se sono quelli della 10Km o più probabilmente della “coda” della mezza maratona partita 15 minuti prima.
Davanti a me vedo un bel gruppo e vorrei assolutamente raggiungerlo prima di affrontare gli ultimi 3Km in cui avrò un forte vento contrario. Tra di loro c’è anche Lorella che avevo conosciuto nella gara precedente. Il problema è che vanno forte, raggiungono e superano altri concorrenti che poi lasciano alle loro spalle e che sorpasso pochi istanti dopo anche io.
Purtroppo il mio tentativo di recupero non va a buon fine, quando svolto per affrontare gli ultimi tre Km ventosi non sono distante più di 5-6 secondi ma sono sufficienti a farmi perdere l’aggancio.
Vengo subito investito da bordate di vento gelido siberiano e le scarpe affondano nelle pozzanghere. La mia maglietta avrà assorbito almeno 2 litri d’acqua e il freddo continua a farsi sentire. Per fortuna l’intestino mi lascia un po’ in pace o almeno non è più il problema primario.
Spingo più che posso ma il gruppetto se ne va, impossibile tenere il loro passo stando completamente esposto al vento.
La gara prosegue come prima, supero corridori che rallentano fino a quando intorno all’ultimo km subisco il primo sorpasso della gara (ero partito verso metà plotone). Fantastico ! finalmente qualcuno che mi può tirare un po’. Gli resto in scia per 500 metri, superiamo altri due podisti e mi aiuta ad avvicinarmi un podista con la scritta “Stefano”. Poi se ne va, è troppo veloce anche per me.
Mancano circa 300 metri alla fine e il mio obiettivo è superare questo “Stefano”. Sembra una cosa sciocca ma i miei ricordi vanno a due anni fa quando arrivai quarto di categoria, medaglia di legno. Se corre per la mia stessa categoria potrebbe essere un sorpasso determinante. A 200 metri gli sono in scia, cerco di recuperare fiato per la volata ma ho bisogno di qualche metro in più. Il traguardo è troppo vicino e non ho recuperato le forze, sorpasso fallito.
Guardo poco speranzoso il tempo sul GPS e scopro che nonostante tutti i disastri di questa gara è venuto fuori, sia pure di una manciata di secondi, il personal best sui 10.000.
46’24” media di 4’36” al km. 66° assoluto e 7°di categoria.
Condividi !

    Un pensiero su “Maratona del Riso, 10Km Santhià (VC) 01/05/2017

    industrial paints

    I have observed that online degree is getting popular because attaining your degree online has become a popular option for many people. Numerous people have not had a possibility to attend a regular college or university yet seek the elevated earning possibilities and career advancement that a Bachelor Degree provides. Still other folks might have a qualification in one field but would wish to pursue anything they already have an interest in.

    Risposta

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *