Menu

StaMoncalvo, Moncalvo (AT) 19/05/17

1 giugno 2017 - Racconti di Corsa 2017
StaMoncalvo, Moncalvo (AT) 19/05/17
503 Error

Sorry, that didn’t work.
Please try again or come back later.

503 Error. Service Unavailable.

La Stramoncalvo l’avevo già disputata nel 2015 e mi era piaciuta tantissimo. Quest’anno torno quindi felicemente ai nastri di

partenza. Purtroppo non tutto è andato per il verso giusto ed è doveroso raccontare i fatti, nel bene e nel male
Iniziamo dalle cose belle:

 

E veniamo alle dolenti note:

 

Ma veniamo alla gara.
Mi aspettavo molta più gente, siamo pochini ed essendo fuori dalla mia conseueta zona di corsa non capisco il valore dei partecipanti.
Mi piazzo in seconda fila e si parte !. Inzio della gara nella bellissima piazza di Moncalvo. I primi metri sono in discesa, si esce dalla piazza, si costeggiano i torrioni con il campo di “pallone elastico” e poi si svolta e si inizia una leggera salita tra le vie del paese.
Già dopo 100 metri il gruppo si spezza in due tronconi. I podisti “seri” nel primo, i runner meno preparati nel secondo. Io resto esattamente nel mezzo…
Intanto usciamo da Moncalvo, qualche nuvola minacciosa copre ogni tanto il sole e si odono tuoni sempre più forti. Resto sempre a bagnomaria. Il distacco che ho preso dal gruppo di testa è sempre lo stesso anche dopo 1Km, saranno 7-8 secondi, non di più.
La strada è un susseguirsi di saliscendi e intorno al km 1,5 si entra sullo sterrato.
Il gruppo di testa ha improvvisamente cambiato ritmo e in poche centinaia di metri sparisce dalla mia vista. Tre podisti non riescono a seguire il ritmo e staccandosi rimangono a “portata di tiro”. Tra di loro riconosco il corridore della Biocorrendo con cui ho fatto la volata ad Asigliano e Marita Cairo che poi vincerà la gara femminile.
Al km 2,5 la situazione è simile se non per il fatto che i tre davanti a me hanno allungato e ora saranno ad una quindicina di secondi. Nel frattempo sono stato superato da un podista ma ho recuperato anche una posizione da un’altro corridore che dal primo gruppo è totalmente “scoppiato” e si è dovuto mettere a camminare.
Passano pochi metri e vedo il terzetto davanti fermarsi. Sono ad un bivio e non sanno che strada prendere. Nessuno a presidiare il percorso. Alla fine notano la rimanenza du una freccia sul terreno e proseguono sulla retta via.
Tutto ciò mi permette a me di riportarmi a 5 secondi da loro ed al podista che mi aveva sorpassato di raggiungerli.
Nel frattempo la strada riprende a salire, io mi rendo conto che sono completamente fuori soglia e che non posso continuare a lungo con questo ritmo. Tuttavia non ho molte alternative, il vantaggio sui miei inseguitori è abissale e tanto vale rischiare e provare a riagganciare quello che è diventato un quartetto davanti a me.
Stiamo facendo il percorso a ritroso rispetto all’edizione di due anni fa e mi ricordo un tratto in salita abbastanza lungo che oggi diventerebbe discesa. Questo mi rincuora un po’ e spero di sfruttarlo per recuperare fiato.
Al 4° Km intanto le nuvole minacciose decidono di scaricare una bella grandinata che si trasforma dopo pochi minuti in un autentico diluvio. Il sole è comunque sempre presente e dà un incredibile contrasto di luci e colori.
Intanto la salita è diventata tostissima, davanti rallentano ed alcuni camminano. In pochissimo tempo raggiungo il quartetto, li sorpasso e me ne vado. Sono però sempre oltre il limite e vedo lo scollinamento come una vera liberazione.
Ora però sono io ad essere davanti ed ho tutte le mie difficoltà a capire le strade da prendere. Ad un certo punto sbaglio direzione per poi riprendere quella corretta quasi subito. La cosa però mi innervosisce moltissimo.
Sono nervoso anche perchè mi rendo conto che in discesa non riesco a recuperare e ci saranno ancora tutte le salite nel finale. Io non ne ho davvero più. Verso la fine della discesa mi raggiunge e supera Marita Cairo. Anche lei ha uno sbandamento ad un successivo bivio.
Si inizia finalmente la salita verso il traguardo. Km 5,4… una tragedia… faccio cento metri e mi fermo. Mi superano in due e poi riprendo. Cerco di stare con loro ma dopo 500 metri altro stop. Pochi secondi, per carità, ma sono veramente esusto.
Da qui in avanti è tutto un saliscendi con pendenze importanti. Mi supera anche il corridore della Bio Correndo, oggi non siamo ad Asigliano e non riesco manco a pensare di stare con lui. Non vedo l’ora di finire il mio strazio e quando inizio ad affrontare la leggera salita che porta nella piazza mi sembra di sognare. Ma è una fregatura perchè improvvisamente si cambia direzione e si scende. Qualche metro di falsopiano e poi durissima salita finale in una stretta via passando a fianco delle torce accese. E’ bellissimo, un’atmosfera fantastica. Incredibilmente riesco a recuperare un po’ di energie e proprio su questa dura salita riesco quasi a raggiungere il corridore davanti a me.
Finisco la gara ma non sono affatto soddisfatto della mia prestazione. Anche il cronometro non mi è di conforto, una media/km solo leggermente migliore rispetto a due anni prima con percorso similare. Con tutto il collinare fatto in inverno mi aspettavo tutto un’altro rendimento. Alla prima gara con salite vere tanta delusione.
Nel frattempo siamo bagnati fradici e ben presto inizio a sentire freddo.
Sappiamo che alla fine oltre alla premiazione dei primi classificati ci sarà l’estrazione di alcuni premi e dato che siamo in pochini tutti vogliono essere presenti.
Comunque la gara è sicuramente meritevole e le critiche che ho fatto in questo racconto hanno solo lo scopo di segnalare dove intervenire per le prossime edizioni perchè un percorso del genere è meritevole di grandi palcoscenici.

Condividi !

    Lascia un commento

    Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *