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4 Colli del Monferrato, Cuccaro (AL) 02/06/17

13 giugno 2017 - Racconti di Corsa 2017
4 Colli del Monferrato, Cuccaro (AL) 02/06/17
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Tra gli obiettivi stagionali di quest’anno c’era di partecipare per la prima volta alla “due santuari running”, gara podistica che porta i concorrenti dal Santuario Di Graglia a quello di Oropa. 19 Km (20 in quella di quest’anno) di salite e qualche tratto di discesa. Pendenze impossibili solo però ai km 2 e 3.
Per questo ho continuato ad allenare i collinari a scapito della velocità e delle classiche “ripetute”.
Sapete però che sono un pigrone e quando ho visto che il ritrovo per il bus che da Oropa portava alla partenza era per le 07:30 ho lasciato perdere. Ovviamente non l’ho fatto solo per quello ma anche e soprattutto per lo stato di forma che non è assolutamente in condizioni accettabili.
Svolto per una gara veloce da disputarsi il giorno prima, giovedì 1 Maggio a Galliate. 6 km comodi comodi e veloci.
Succede che però il destino ci metto lo zampino sotto forma di problemi intestinali e quindi cambio nuovamente idea e rinuncio alla gara per un allenamento in vista della StraBiella di sabato.
Programma definito ? assolutamente no ! perché l’intestino non si placa e mi blocca l’allenamento ad 1/3 del percorso.
Che fare allora ? beh, ci sarebbe per il giorno successivo la 4 colli del Monferrato gara collinare di 15,5 Km. Beh è interessante anche se la immagino dura, poi bisogna alzarsi presto, non come per la due santuari ma sempre presto…
La sera precedente mi studio la planimetria e la traccia GPS. Ci sono tanti Km ma le salite non sono lunghe e anche il dislivello totale (400 metri circa) non sembra impossibile.
C’è però un importante fattore da non sottovalutare: il caldo
Ho abitato qualche anno in Monferrato e conosco le sue salite. Correre in Monferrato non è come correre in montagna, la temperatura non è mitigata dall’altitudine e soprattutto le strade sono tutte al sole, senza un’albero ed un briciolo d’ombra. Ci sei tu, il sole e il caldo che di rimbalzo ti arriva anche dall’asfalto.
Ad ogni modo la gara è al mattino, ore 09:30, magari con qualche nuvola…
Decido che se il giorno dopo riuscirò ad alzarmi proverò a farla.
Detto fatto ! la domenica sono sorprendentemente sveglio e pimpante, prendo la macchina e mi faccio i 50 Km che mi separano da Cuccaro (AL), luogo della partenza.
In fondo sono contento di fare questa gara, non ho obiettivi, basta finirla. Poi è un ottimo allenamento per la Biella-Oropa di fine luglio.
Il percorso è un anello che passa lungo 4 paesi, ognuno su un colle diverso. Si parte da Cuccaro poi si raggiunge Lu e quindi Conzano, Camagna ed il rientro a Cuccaro.
Alla partenza trovo due miei compagni del Sesia Running: Filippo e Stefano. Siamo in circa 300, paese in festa con bancarelle e palloncini colorati. Un gran bel colpo d’occhio.
Io e Stefano cerchiamo di stimare il tempo previsto per concludere la prova. Valutiamo in 1h,20′- 1h,25′ il tempo necessario per finirla in modo decente. Filippo è decisamente più forte e la sua stima è ovviamente di un’altra categoria.
Non faccio nessun riscaldamento, in fondo partirò così piano da non renderlo necessario.
Io e Stefano partiamo un po’ dietro, giusto per non essere di intralcio.
La prima parte, come detto ci porta a Lu Monferrato. Da Cuccaro a Lu non c’è una vera salita, direi che è un susseguirsi di saliscendi con una preponderanza di salite.
Mi sento benissimo, riesco a parlare tranquillamente e mi godo il bellissimo paesaggio. Stiamo recuperando una valanga di posizioni ma in fondo eravamo partiti tra gli ultimi.
Attraverso Lu e sono contentissimo, se continua così…
Dopo il paese inizia una lunga discesa. Stefano, che ha già fatto questa gara, mi consiglia di “fare fiato” perché la salita successiva che porterà a Conzano sarà abbastanza dura, non lunga ma con importanti “strappi”.
Scendiamo di buona lena, probabilmente fossi stato solo avrei tenuto un passo più tranquillo ma mi sento bene e non ho problemi a tenere questa velocità. L’unica cosa è che sento per la prima volta il caldo che mi da fastidio.
Arriva subito la salita. Stefano ha un passo più veloce del mio e lo lascio andare, in salita non c’è niente da fare, non vado avanti !. Verso la metà decido di camminare qualche metro. E’ più una misura preventiva che una vera necessità ma la gara è ancora molto lunga e non voglio finire la benzina troppo presto. Ad ogni modo arrivo abbastanza bene a Conzano e al rifornimento trovo Stefano ad aspettarmi.
Affrontiamo la discesa dal secondo colle gustandoci altri panorami e ci prepariamo già mentalmente alla salita di Camagna.
Qui avviene il replay della salita a Conzano, Stefano se ne va ed io salgo con il mio passo.
Salgo… salgo più o meno perché al Km 7 incomincio a sentirmi piombare addosso la stanchezza. Avviene improvvisamente senza alcun preavviso. Sono come una macchina che avanza a strattoni perché sta finendo la benzina. Alterno più corsa che camminata fino al Km 10 poi la luce si spegne del tutto. Game Over. Faccio ancora gli ultimi metri che mi separano dalla cima del colle e mi catapulto sul  rifornimento. Anche stavolta c’è Stefano che mi aspetta. Qui ho davvero paura di non farcela, sento tirare i muscoli delle cosce, ho anche alcuni crampi addominali che mi fanno pensare a dover ricorrere a qualche “cespuglio d’emergenza”.
Provo a ripartire ma anche sui tratti che sono praticamente in piano non riesco a correre.
E’ terribile, un blocco così improvviso e immediato non l’avevo mai provato.
Per fortuna arriva presto la lunga discesa che ci porterà all’ultima salita verso il traguardo di Cuccaro. In tutto questo tempo Stefano non fa altro che incitarmi e spronarmi a proseguire. Grazie a lui riesco a trovare ancora qualche goccia di benzina nel mio serbatoio.
Oramai non mi rimane che sperare di reggere il più possibile agli ultimi chilometri.
La salita finale non è ripidissima, anzi, è abbastanza corribile ma quando non ne hai più diventa come l’Everest.
Per me è un incubo ma lo è anche per i corridori che mi sono attorno. Il caldo è insopportabile e camminiamo quasi tutti, io cammino un po’ di più…
Stefano torna indietro tre-quattro volte per incitarmi, potesse mi solleverebbe di peso per portarmi al traguardo. Il momento più difficile ce l’ho quando vendo il cartello dei 15 Km, mancano solo 500 metri alla fine ma non finiscono mai.
Per fortuna gli ultimi 100 metri sono su una pendenza più lieve e riesco a percorrerli di corsa fino al traguardo. Il tempo è sotto l’ora e mezza, tempo più alto del previsto ma neanche tanto.
Comunque esperienza bellissima su una gara veramente dura ed organizzata molto bene. Solo il rifresco finale è stato un po’ scarno.
Devo ringraziare Stefano per l’incredibile supporto ricevuto in tutta la gara. Per quello che mi riguarda, questa gara è stata l’ennesima dimostrazione dei miei problemi in salita e di una condizione di forma traballante, occorre continuare a lavorare a testa bassa…
NB. Tutte le foto sono dell’ottimo servizio fotografico ad opera del Gruppo Fotografi Monferrini, offerto dall’organizzazione oltre ai fantastici ragazzi di BioCorrendo
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