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18a Corri contro l’emarginazione, Biella (BI) – 10/06/17

29 giugno 2017 - Racconti di Corsa 2017
18a Corri contro l’emarginazione, Biella (BI) – 10/06/17
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Nuovo appuntamento a Biella, quest’oggi si corre la “Corri contro l’Emarginazione” gara competitiva sulla distanza di circa 7 Km abbinata alla prima edizione dell “20 di Biella”.
Come ogni anno partecipo alla 7 Km e in questa edizione ho l’onore di avere il pettorale numero “2”. Percorso facile ma anche difficile. Si parte e si arriva sulla pista di atletica dello stadio “Pozzo” per un percorso a forma di “8” tra le via adiacenti. Per raggiungere la distanza prevista servono 3 giri.
Organizzazione “Biella Sport” garanzia di qualità.
Il percorso, dicevo, è facile ma anche difficile perché si sviluppa su un piano inclinato quindi si vanno ad affrontare una sequenza di leggerissime salite e discese che alla fine minano la resistenza dell’atleta. Quest’anno è tutto più difficile per via di una temperatura torrida che costringe gli organizzatori ad aggiungere un rinfresco non previsto.
Non siamo tantissimi, circa un centinaio. Tra i partecipanti spicca la presenza della nazionale e portacolori delle Fiamme Azzurre, Valeria Roffino.
Il caldo insopportabile e la mia condizione di forma deficitaria non mi fa sperare grandi risultati, di fatto però questo mi toglie ogni ansia da prestazione.
Partiamo alle ore 16:00 è già nei primi 100 metri di pista mi rendo conto che il ritmo è impossibile, tuttavia nel corso del primo giro riesco a recuperare un po’ di posizioni e ad agganciarmi ad un gruppetto che prosegue di buona lena.
Basta però arrivare a metà gara che mi rendo conto che la benzina sta per finire e che con questo passo è impossibile arrivare in fondo. A mio malgrado devo rallentare ma il problema è che tutto il mio gruppetto rallenta con me, anzi ! la meta si stacca…
Siamo rimasti in tre e continuo a rallentare, i miei compagni mi seguono. Il caldo è insopportabile e quando inizio l’ultimo giro la spia della riserva si è già accesa da un po’. Devo lottare con il mio cervello che continua ad inviarmi segnali di “stop”. Mi pongo traguardi intermedi cercando così poco per volta di arrivare alla fine ma quando devo affrontare per l’ultima volta il tratto in leggera salita è un dramma. Mancano circa 1.000 metri alla fine ed io ho un brusco rallentamento, i miei due compagni stavolta mi staccano. Proseguo ancora per cento metri e a questo punto non riesco più a contrastare i segnali del mio cervello. Mi trovo fermo.
Non mi era mai successo di fermarmi in una gara (quasi) pianeggiante tranne a Ponderano ma lì c’era stata l’errata misurazione della distanza a mandare tutti in crisi (2 km in più di quelli dichiarati).
Il primo stop dura pochi secondi ma poi ne seguirà un secondo, un terzo e un quarto. La cosa pazzesca è che in tutto questo tempo perdo solo una posizione. L’impressione è che a parte i primi, tutti i partecipanti siano KO. Partenza troppo veloce per queste condizioni metereologiche.
Arrivo a stento al traguardo e per fortuna l’organizzazione ha pensato di cancellare gli ultimi 400 metri del giro della pista,meno male…
Al traguardo, grande sorpresa, scopro di avere una media al chilometro di 4’36”, superiore solo di 2″ rispetto al mio best.
Mi sembra incredibile con tutti gli stop nell’ultimo km che ho patito e sopratutto per le condizioni atmosferiche. Arriva anche la medaglia di legno del 4° posto di categoria ma va benissimo così. Finalmente la forma sembra in miglioramento…

Foto di www.biellacronaca.it

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